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Educazione al benessere


Il sentirsi realizzati è una condizione basilare per il benessse dell'individuo. Se la realizzazione si protrae nel tempo genera una stabilità inattaccabile dalle avversità contingenti della quotidianità. Sentirsi in armonia con le proprie scelte e con le conseguenze che esse portano e sono state attese: questo il primo passo per una visione ottimista della vita una strategia che facilita il percorso verso la condizione di benessere psichico, in stretto rapporto con il benessere fisico.


Le persone ottimiste considerano le situazioni con serenità ed affrontano i momenti critici e di difficoltà con spirito combattivo, pazienza, razionalaità e speranza. Un atteggiamento ottimista influenza le scelte determinando il successo, senza attesa di fronte alle difficoltà grazie a una maggiore forza mentale non offuscata dall'ansia e della paura dell'insuccesso.

Questa è indicata come la "Psicologia del benessere", oltreoceano già "Pensiero positivo"( positive thinking). Da qui scaturisce di rimando una stima di se stessi, basilare per vivere serenamente.


Questa affermazione qualche secolo fa sarebbe stata considerata un'offesa per la religione cristiana e i suoi insegnamenti dogmatici.Si trasmetteva alla popolazione( o forse ancore oggi si fa) che il "volere bene a se stessi " e l'autostima fosse null'altro che egoismo. La storia ci insegna quanto siano stati puniti, denigrati e giudicati negativamente atteggiamenti di amor proprio travisando che essi fossero in antitesi con il proposito di far del bene al prossimo.


L'educazione di un tempo, fortemente influenzata della religione, soprattutto in Italia, ci insegnava che la cura di sé, la ricerca della soddisfazione dei propri desideri, l'impegno per le nostre conquiste personali erano da considerarsi peccaminose e ci impoverivano interiormente, mentre si doveva essere totalmente tesi alla ricerca del bene per il prossimo.

Oggi l'educazione crede fortemente nel potenziale che ha la costruzione, fin da piccoli, di una forte autostinìma. Rappresenta il fondamento per una migliore qualità dei rapporti interpersonali e affettivi.

"Stimarsi da dentro" però non è spontaneo, ma va imparato col tempo, è un processo che va curato come una madre cura la crescita di un bambino piccolo. E le sue basi meglio se si gettano fin dai primi anni proprio per mano dei genitori,che, riconoscendo i limiti del proprio pargolo, senza denigrarlo o marchiarlo dei suoi insuccessi, esaltano le sue potenzialità e i suoi talenti.

Non è mai troppo tardi per cominciare questo percorso!


L'italia ha già recepito questo cambiamento di rotta e compreso che "autostima" è la parola chiave per il benessere. Ciò si evince dai tanti annunci pubblicitari e ai corsi che mirano alla crescita interiore e al coaching mentale.

Anche le ricerce scientifiche in psicologia hanno avuto conclusione con raccolta di dati sorprendenti.


Può essere scontata ma la conclusione è che gli ottimisti sono più sani, longevi e con una vita alle spalle che ha collezionato successi.



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