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Le rose d'oro di Lerma

Con la prima puntata abbiamo scoperto come è nato il Monferrato, grazie alla cavalcata di Aleramo. In seguito la leggenda di Gagliaudo, ideatore dell'inganno della vacca con cui ha salvato Alessandria dall'assedio del Barbarossa del 1174/1175.

Oggi una nuova leggenda.

Anno 1565, castello di Lerma. La dama della regina di Castiglia Isabella Corvalan soggiorna presso il castello.


Pochi giorni prima della sua partenza per rientrare in Patria dalla regina, Isabella riceve la visita di un gruppo di cavalieri della Repubblica Marinara genovese; essi avevano l'ordine di consegnare alla dama uno scrigno contenente tre rose d'oro i cui petali erano tempestati di rubini rossi. Era un dono per la Regina di Castiglia. Tuttavia, non era un semplice dono per la sovrana, ma era un messaggio in codice che soltanto alcuni appartenenti ad un ordine cavalleresco segreto potevano decifrare. La Regina di Castiglia era una loro affiliata e svolgeva un'intensa attività politica. Da tempo manteneva dei contatti segreti con la Repubblica di Genova. Il messaggio era "contenuto" nelle pietre preziose: la collocazione; il colore; la grandezza della gemma ed il loro numero stabilivano un codice segreto, decifrabile solo da coloro che possedevano la chiave di lettura.


Lo scrigno fu consegnato ad Isabella, che decise di metterlo al sicuro per evitare che qualcuno potesse rubarlo prima della sua partenza. Trovò nascondiglio in una cavità del cortile fra il loggiato e la scala esterna.Qualche giorno dopo Isabella fu richiamata dal Viceré spagnolo di Milano per ricevere istruzione per il rientro in patria. Isabella partì ma non tornò mai più a Lerma.


Le rose rimasero nascoste e se ne persero le tracce fino all'Ottocento quando il ritrovamento di alcuni scritti fece riaffiorare il ricordo. Numerose furono le ricerche per il suo ritrovamento, furono impiegati persino dei rabdomanti ma lo scrigno non si rivelò. Nonostante gli scritti fossero molto dettagliati fornivano un indizio preciso: in un giorno d'autunno inoltrato i raggi del Sole al tramonto raggiungono il nascondiglio segreto, facendo risplendere i rubini. Tuttavia non viene detto qual è il giorno d'autunno.



Ma in un giorno d'autunno, al tramonto il castello di Lerma pare avvolto dal fuoco; in quel momento e solo per un istante il castello rivela il suo segreto. Dopodiché il fuoco si spenge, i raggi solari oltrepassano la nicchia nascosta e il segreto resta al sicuro per un altro anno.


Se volete visitare il ricetto del castello di Lerma, fatelo al tramonto di una giornata di autunno inoltrato, e magari la fortuna vi arride.

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